16/10/2023
Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto
120 minuti
Regia:
Marcello Cotugno
Lingua:
Italiano
Trama: Affrontare a teatro Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto di Lina Wertmüller, una delle maggiori registe del cinema italiano - autrice che ha profondamente segnato la cultura e l’immaginario del nostro Paese - è una sfida che abbiamo deciso di accettare con la dovuta umiltà. La nostra versione di Travolti…, basata sul testo teatrale di Lina Wertmüller (la sua opera postuma! Quale onore…) scritto con Valerio Ruiz, ricolloca la storia nella dimensione del contemporaneo, scegliendo come nuovo campo di battaglia il differente clima socioculturale di una società tardo capitalista, in cui nuove tensioni e nuove contraddizioni determinano e orientano conflitti e emozioni tra i personaggi. Negli ultimi, recentissimi, anni abbiamo infatti assistito a uno stravolgimento degli equilibri di genere, e abbiamo visto maturare una coscienza completamente nuova e una prospettiva più sfaccettata e inclusiva su temi come il sesso e la razza, che assumono un peso fondamentale all’interno di un testo come questo. Se l’acquisizione di queste nuove consapevolezze nutre gli animati battibecchi del primo atto, ambientato sul lussuoso yacht già presente nel film - le litigate tra Raffaella e Toti, amici/nemici portatori di valori inconciliabili, le continue scaramucce tra Raffaella e Gennarino, i cominci scambi tra Gennarino e il suo capo Pippo – è nel secondo atto, quando Gennarino e Raffaella, ormai naufraghi, approdano sull’isola, che il mutamento degli equilibri di genere assume una decisiva importanza drammaturgica, ridefinendo anche gli equilibri tra i due protagonisti
Con: Giuseppe Zeno, Euridice Axen, Barbara Alesse, Alfredo Angelici, Francesco Cordella
10/11/2023
L’AVARO IMMAGINARIO
90 minuti
Regia:
Enzo Decaro
Lingua:
Italiano
Trama: Sette quadri, un prologo e un epilogo. è un viaggio nel teatro, quello di Molière in primo luogo, ma non soltanto… è anche un viaggio nel tempo quello del Seicento, un secolo pieno di guerre, epidemie, grandi tragedie ma anche di profonde intuizioni e illuminazioni che non riguardano solo “quel tempo. Ed è anche il viaggio, reale e immaginario, di Oreste Bruno, da Nola, e la sua famiglia, che è poi anche la sua Compagnia viaggiante di teatranti: è la tipica “carretta dei comici” tanto cara sia a Peppino che a Luigi De Filippo. è il viaggio verso Parigi, verso il teatro, verso Molière. Ma anche una fuga: dalla peste, da una terribile epidemia che ha costretto i Nostri a cimentarsi in un avventuroso viaggio verso un sogno, una speranza o solo la salvezza. Lungo il percorso, quando “la Compagnia” arriva nei pressi di un centro abitato, di un mercato o di un assembramento di persone, ecco che il “carretto viaggiante” diventa palcoscenico e“si fa il Teatro”. e col “teatro” si riesce anche a mangiare, quasi sempre. Infatti, grazie agli stratagemmi di tutti i componenti della famiglia teatrale, si rimedia il pasto quotidiano o qualche misera offerta in monete o, più spesso, qualche pezzo di animale già cucinato offerto come compenso della esibizione sul palco-carretto, manco a dirlo, delle opere di Molière (l’avaro e il Malato Immaginario sono “i cavalli di battaglia” di cui vengono proposti i momenti salienti, opportunamente adattati al luogo e agli astanti). Gli incontri durante il viaggio, sorprendenti ma non tutti piacevoli, l’avvicinamento anche fisico a Parigi, al teatro di Molière, la “corrispondenza” che il capocomico invia quotidianamente all’illustre “collega”, la forte connessione tra il mondo culturale e teatrale della Napoli di quel tempo (con Pulcinella che diventa Scaramouche) con quella francese, di Molière ma forse ancor più di Corneille (che si celerebbe sotto mentite spoglie dietro alcune delle sue opere maggiori) la pesante eredità del pensiero di uno zio prete di Oreste Bruno, Filippo detto poi Giordano, scomparso da alcuni decenni ma di cui per fortuna non si ricorda più nessuno, e la morte in scena dello stesso Molière poco prima del loro arrivo a Parigi, renderanno davvero unico il viaggio di tutta la “compagnia di famiglia” commedianti d’arte ma soprattutto persone “umane”, proprio come la grande commedia del teatro, dove “tutto è finto, ma niente è falso”
Con: Enzo Decaro, Nunzia Schiano, Luigi Bignone, Carlo Di Maio, Massimo Pagano, Giorgio Pinto, Fabiana Russo, Ingrid Sansone
06/12/2023
"40 e sto"
75 minuti
Regia:
Enrico Zaccheo
Lingua:
Italiano
Trama: “40 e sto” è un folle spettacolo che racconta le donne alla soglia dei 40 anni: il giro di boa, la crisi e la rinascita, la libertà e le battaglie contro i luoghi comuni. Districandosi tra bizzarri pretendenti, traslochi, social, supermercati per single, Max Pezzali, paparazzi, viaggi, libri auto fogli di giornale. . . Andrea Delogu attinge a piene mani dalla sua vita privata, raccontandosi senza filtri in un esilarante flusso di coscienza in cui il pubblico si riconoscerà. In questo sorprendente viaggio, Andrea si metterà a nudo trascinandoci nella sua nuova vita, quella di una quarantenne che, riappropriatasi della propria indipendenza, si metterà in gioco esplorando le mode, i vizi e le ossessioni di questa strana epoca che viviamo. Sorpresa dall’approccio e le aspettative degli uomini, dal giudizio di una società che ti vuole madre a tutti i costi e dal seduttivo desiderio di sentirsi accettata, Andrea capirà che quando compi 40 anni si gioca un’altra partita. Dove è in palio la cosa più importante di tutte: la libertà di essere sé stessi. Trasversale, pungente, stravagante. Andrea Delogu non le manda a dire. e ce n’è per tutti, giovani e meno giovani, uomini e donne, madri e padri, femministe arrabbiate, poliamorosi convinti, animalisti in crisi, hippy mancati e monoteisti part-time
Con: Andrea Delogu
22/12/2023
La signora del martedì
120 minuti
Regia:
Pierpaolo Sepe
Lingua:
Italiano
Trama: Una donna, Alfonsina Malacrida, detta Nanà, ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore. La signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola. Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto, che nei periodi di magra aveva fatto anche il gigolò, è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. L’attore si era innamorato della donna e, travolto dai sentimenti, aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà aveva risposto con decisa fermezza: “io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”. Gli incontri avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni; la prima volta che l’attore ha bussato alla porta è stato accolto dal gestore ‐ il signor Alfredo ‐ con queste parole “tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”. L’attore era certo che la pensione avesse perso tutti i suoi clienti proprio a causa di quegli abiti femminili; un tempo, quando il signor Alfredo era bella, le camere erano sempre occupate. Lei si era dedicata con passione ai suoi ospiti e poteva capitare che trascorresse parte della notte con uno di loro. Non per denaro ma, appunto, per passione. Ora Nanà e Bonamente sono in camera, hanno appena fatto sesso. Bussano alla porta. Il signor Alfredo dice che c’è un giornalista che vuole vederla. Nessuno dovrebbe sapere che lei si trova lì. Nanà si riveste e va in salotto ad incontrarlo. Dalle parole di Pietro Maria Belli, giornalista di cronaca senza scrupoli, emerge il passato oscuro della donna. Nanà è disperata, si difende male, come tutti gli innocenti, nella consapevolezza che l’articolo potrebbe distruggerla. Bisogna agire in fretta …. . Un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Uno stato di tensione attraversa tutto lo spettacolo e ci accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati per sempre a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, ma resi veri da un cast d’eccezione e dalla preziosa regia di Pierpaolo Sepe
Con: Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Paolo Sassanelli, Riccardo Festa, Samuele Fragiacomo
02/01/2024
GENTE DI FACILI COSTUMI
90 minuti
Regia:
Luca Manfredi
Lingua:
Italiano
Trama: Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, questo testo è considerato ancora oggi uno dei più eclatanti apparso sulle scene teatrali italiane negli ultimi decenni. Protagonisti della pièce sono Anna - nome d’arte “principessa” - una prostituta disordinata e rumorosa che sogna di diventare “giostraia” e Ugo, l’inquilino del piano di sotto, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema ma che sogna di fare film d’arte. La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina che tornando a notte fonda e accendendo il giradischi l’ha svegliato e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca allagando irrimediabilmente l’appartamento di lui. Ugo sarà costretto quindi, anche a causa di uno sfratto, a trovare rifugio dalla “principessa”. Con questa convivenza forzata inizia un confronto/scontro costellato di incidenti e incomprensioni, ma anche un curioso sodalizio, dove ciascuno condivide con l’altro ciò che ha. Le reciproche posizioni vanno mano a mano ammorbidendosi perché diventa chiaro che ad incontrarsi non sono state solo due vite agli antipodi, ma soprattutto due sogni all’apparenza irrealizzabili. Dall’incontro tra Anna e Ugo nasce un turbine di disastri, malintesi, ilarità e malinconie pienamente in sintonia con l’immagine che il loro autore, Nino Manfredi, ha lasciato nel ricordo di ognuno di noi. Ecco come Manfredi presentava il suo testo: “gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l'onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? Lo sport […] diventa sempre più truffa e violenza. Gli ideali politici […] difendono gli interessi più strettamente privati. La creatività e la fantasia sono messi al servizio dell'imbonimento pubblicitario […]. Senza continuare a fare altri esempi, è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all'utile”
Con: Flavio Insinna, Giulia Fiume
20/01/2024
VENERE NEMICA
90 minuti
Regia:
Dimitri Milopulos
Lingua:
Italiano
Trama: Venere, Dea della bellezza e dell’amore, esiste ancora. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani. a causa del rapporto con la sua misteriosa cameriera, Venere, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dei ma agli eroi, ripiomba nel passato. Ispirato alla favola di Apuleio “amore e Psiche”, Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei. Venere Nemica è una pièce teatrale supportata dalla musica con un repertorio inaspettato, intenso, crudele.
Con: Drusilla Foer, Elena Talenti
29/02/2024
Omaggio a Ennio Morricone - InCanto di un Mito
120 minuti
Regia:
Fabrizio Angelini
Lingua:
Italiano
Trama: Un Concerto dall’anima teatrale che intreccia indissolubilmente la musica del grande Maestro alla sua figura umana e artistica, coinvolgendo il pubblico nella romantica e appassionante carriera di un vero e proprio mito. Lo Spettacolo omaggia le celebri Colonne Sonore del M° Ennio Morricone traendo spunto dalle versioni cantate del suo repertorio più conosciuto, sia quelle nate sotto questa forma sin dal principio, sia quelle trasformate dal lui stesso in questa veste in occasione delle collaborazioni con Milva, Joan Baez, Amii Stewart e Dulce Pontes. La parte musicale, affidata al soprano silvia dolfi e ad un’orchestra di 10 elementi (con possibilità di estensione nella sezione degli Archi, su richiesta), spazierà dalle sonorità pop agli slanci lirici e leggendari dei Cult Western. Gli arrangiamenti sono stati realizzati dal noto musicista e arrangiatore aidan zammit (arrangiatore di successo e musicista de il volo e Claudio Baglioni). La parte drammaturgica, costituita da un canovaccio teatrale che rappresenta una sorta di trait d’union tra tutti i brani previsti dal programma, ripercorre la carriera del Maestro e la genesi dei suoi capolavori attraverso testimonianze e aneddoti particolarmente attraenti e significativi, sicuramente sconosciuti e graditi al grande pubblico. a questo scopo sono stati coinvolti in video Luca Biagini, Roberto Chevalier, Marco Mete e Fabrizio Pucci, 4 tra i più celebri doppiatori del cinema che racchiudono nelle loro voci tutto l’olimpo hollywoodiano, e giuliano montaldo, leo gullotta, edda dell’orso, bruno battisti D’amario e nello salza, ovvero registi, attori, cantanti e musicisti di fama internazionale che hanno legato la propria arte a quella del Maestro contribuendo a renderla apprezzata in tutto il mondo. Ognuno di loro, con sensibilità diversissime e attraverso filmati creati appositamente, interagirà dal vivo con Silvia Dolfi per raccontare episodi del Maestro da noi accuratamente selezionati. Lo spettacolo sarà un vero e proprio viaggio emozionale… presenterà i temi più amati del Maestro che, legati sapientemente e senza soluzione di continuità ai contributi video, daranno vita ad un susseguirsi di “quadri cinematografici” sempre più emozionanti e coinvolgenti
Con: Silvia Dolfi
08/03/2024
VASAME - L'amore è rivoluzionario
120 minuti
Regia:
Massimo Venturiello
Lingua:
Italiano
Trama: Uno spettacolo che parla d’ammore e che ha come filo conduttore la musica del cantautore Enzo Gragnaniello e la spumeggiante presenza di Marisa Laurito che canta e recita” l’ammore” nelle sue tenere struggenti e divertenti sfaccettature. Una musica originaria, atavica e istintiva che si rivela al pubblico attraverso sonorità e ritmiche sincere, dirette e che ha lo scopo di ricondurlo alle sue radici più remote e ancor di più a punti di riflessione sulla condizione attuale che il mondo sta vivendo. Un invito al sentimento più semplice e complesso: l’ammore, la chiave di tutto
Con: Marisa Laurito, Enzo Gragnaniello, Piero Gallo, Erasmo Petringa, Marco Caligiuri
09/04/2024
Il giocattolaio
120 minuti
Regia:
Enrico Zaccheo
Lingua:
Italiano
Trama: La trama narra la storia di un serial killer, soprannominato "il Giocattolaio", che prende di mira le donne, pur decidendo di non ucciderle. Egli le seduce e le lobotomizza con molta destrezza, abbandonandole a un destino atroce: le rende bambole viventi, immobilizzate su una sedia a rotelle e disponibili ad ogni suo desiderio. Proprio sul caso di queste terribili aggressioni sta indagando Maude, una giovane psicologa criminale, da poco trasferitasi in un cottage isolato alla periferia di Los Angeles. Una notte un motociclista bussa alla sua porta per chiedere di poter usare il telefono. Dopo un primo momento di reticenza, Maude decide di assecondarlo: il ragazzo apparentemente appare innocuo, ma ben presto Maude sarà costretta a rendersi conto di aver fatto un grave errore a far entrare in casa lo sconosciuto. Che sia proprio lui il terribile Giocattolaio? Tra i due si sviluppa un rapporto molto ambiguo, nel quale i ruoli si confondono, fino a rendere il carnefice vittima e viceversa. Un thriller psicologico claustrofobico ricco di tensione e suspance in cui si susseguono colpi di scena a ritmo serrato che costringono lo spettatore a seguire tutta la vicenda col fiato sospeso. Un testo in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo e la straordinaria attitudine delle persone a mentire nonché l'inclinazione dell'essere umano a torcersi psicologicamente quando è mosso da forti emozioni soprattutto se si tratta di quelle più inconfessabili. Uno spettacolo che ci costringe a riflettere sul terribile potere del carisma e sulla nostra capacità di credere a qualunque verità purchè ci faccia comodo; sulla capacità di perdonare immediatamente e sul bisogno di andare avanti; sul compromesso e sul nostro desiderio di andare a letto col nostro carnefice; sulla nostra bassezza morale, sulla perdita dell’istinto e di ciò in cui credevamo più profondamente; sulla nostra capacità di assorbire l’orrore pensando che un crimine sia tale solo se succede a noi; sugli orribili crimini che noi stessi commettiamo e che sono tali non perché succedano, ma perché li conosciamo e giriamo pagina
Con: Francesca Chillemi, Kabir Tavani